Scappa,scappa galantuomo:li' c e' un convento, ecco la' una chiesa; di qui, di la',>> si grida a Renzo da ogni parte. In quanto allo scappare, pensate se aveva bisogno di consigli. Fin dal primo momento che gli era balenato in mente una speranza d'uscir da quell' unghie, aveva cominciato a fare i suoi conti, e stabilito, se questo gli riusciva, d'andar senza fermarsi,fin che non fosse fuori, non solo dalla citta',ma del ducato.-Perche'-aveva pensato,-il mio nome l'hanno sui loro libracci, in qualunque maniera l'abbiano avuto; e col nome e cognome, mi vengono a prendere quando vogliono.- E in quanto a un asilo, non vi si sarebbe cacciato che quando avesse avuto i birri alle spalle. - Perche', se posso esser uccel del bosco,- aveva anche pensato,- non voglio diventar uccel di gabbia. -Aveva dunque disegnato per suo rifugio quel paese nel territorio di Bergamo, dov'era accasato quel suo cugino Bortolo, se ve ne rammentate, che piu' volte l'aveva invitato a andar la'. Ma trovar la strada,li' stava il male. Lasciato in una parte sconosciuta d'una citta' si puo' dire sconosciuta, Renzo non sapeva neppure da che porta s'uscisse per andare a Bergamo; e quando l'avesse saputo, non sapeva poi andare alla porta. Fu li' li' per farsi insegnar la strada da qualcheduno de suoi liberatori; ma siccome nel poco tempo che aveva avuto per meditare su casi suoi, gli eran passate per la mente certe idee su quello spadaio cosi' obbligante, padre di quattro figliuoli, cosi`, a buon conto, non volle manifestare i suoi disegni a una gran brigata, dove ce ne poteva essere qualche altro di quel conio; e risolvette subito d'allontanarsi in fretta di li':che la strada se la farebbe poi insegnare, in luogo dove nessuno sapesse chi era, ne' il perche' la domandasse. Disse a' suoi liberatori:grazie tante, figliuoli:siate benedetti,>> e, uscendo per il largo che gli fu fatto immediatamente, prese la rincorsa, e via; dentro per un vicolo, giu' per una stradetta, galoppo' un pezzo, senza saper dove. Quando gli parve d'essersi allontanato abbastanza, rallento' il passo, per non dar sospetto; e comincio' a guardare in qua e in la', per isceglier la persona a cui far la sua domanda, una faccia che ispirasse confidenza. Ma anche qui c'era dell' imbroglio. La domanda per se' era sospetta; il tempo stringeva; i birri, appena liberati da quel piccolo intoppo, dovevan senza dubbio essersi rimessi in traccia dal loro fuggitivo; a voce di quella fuga poteva essere arrivata fin la'; e in tali strette, Renzo dovette fare forse dieci giudizi fisionomici,prima di trovar la figura che gli paresse a proposito. Quel grassotto, che stava ritto sulla soglia della sua bottega, a gambe larghe, con le mani di dietro, con la pancia in fuori, col mento in aria, dal quale pendeva una gran pappagorgia, e che, non avendo altro che fare,andava alternativamente sollevando sulla punta de' piedi la sua massa tremolante, e lasciando ricadere sui calcagni, aveva un viso di cicalone curioso, che, invece di dar delle risposte, avrebbe fatto delle interrogazioni. Quell' altro che veniva innanzi,con gli occhi fissi,e col labbro in fuori, non che insegnar presto e bene la strada a un altro, appena pareva conoscer la sua. Quel ragazzotto, che a dire il vero, mostrava d' esser molto sveglio, mostrava pero' d'essere anche piu' malizioso; e probabilmente avrebbe avuto un gusto matto a far andare un povero contadino dalla parte opposta a quella che desiderava. Tant'e' vero che all' uomo impicciato, quasi ogni cosa e' un nuovo impiccio! visto finalmente uno che veniva in fretta, penso' che questo,avendo probabilmente qualche affare pressante, gli risponderebbe subito, senz'altre chiacchere; e sentendolo parlar da se', giudico' che dovesse essere un uomo sincero. Gli s'accosto' e disse: di grazia, quel signore, da che parte si va per andare a Bergamo? per andare a Bergamo? Da porta orientale?>> CHI ME LA FA TUTTA LO VENERERO' A VITA ;):D GRAZIE TREMILA VOLTE INFINITAMENTE IN ANTICIPIO
PS: LO SCRITTA SUL FORUM DI LATINO PERCHE' NON SO COME SI VA SU QUELLO DI ITALIANO